NutrInform Battery, arriva la app e una campagna di informazione per i consumatori

ROMA – Il sistema di etichettatura NutrInform Battery proposto dall’Italia a Bruxelles, in alternativa all’etichetta a semaforo il cosiddetto Nutriscore, diventa anche una app scaricabile gratuitamente da Apple Store e Play Store sui telefoni cellulari e i tablet.

La app è promossa dai Ministeri dello Sviluppo economico, della Salute e delle Politiche agricole, alimentari e forestali, e realizzata in collaborazione con l’Istituto Superiore di Sanità (ISS), il Consiglio per la ricerca in agricoltura e l’analisi dell’economia agraria (CREA) e i rappresentanti delle associazioni di categoria della filiera agroalimentare.

Con un’interfaccia semplice e intuitiva la app fornisce in pochi click informazioni immediate sulle calorie e nutrienti presenti negli alimenti, consentendo al consumatore di sommare l’impatto nutrizionale degli alimenti che consuma durante la giornata, incoraggiando una dieta varia, sana ed equilibrata.

A breve partirà anche una campagna informativa – annuncia una nota del Mise – con l’intento di promuover un’ampia diffusione della app tra i cittadini-consumatori, che avrà come testimonial la campionessa olimpionica Federica Pellegrini.

Come funziona la app

Graficamente la app permette di monitorare attraverso il simbolo della batteria il consumo giornaliero di 5 elementi che sono alla base di una corretta alimentazione: calorie, grassi, grassi saturi, zuccheri e sale.

Il consumatore, inquadrando con la fotocamera del cellulare il codice a barre dei prodotti confezionati, potrà così conoscere la percentuale di calorie e nutrienti consumati nel corso della giornata, in riferimento alla porzione degli alimenti consigliata dai nutrizionisti secondo i valori stabiliti dall’Autorità Europea per la Sicurezza Alimentare (EFSA). La app permette anche l’inserimento manuale del nome del prodotto, cercando nell’apposito motore di ricerca interno collegato a un vasto database di alimenti.

Ogni volta che si avrà consumato un alimento, i relativi dati nutrizionali saranno aggiunti alle batterie della propria dieta quotidiana. Il riempimento delle batterie del NutrInform battery corrisponde alla percentuale di energia e nutrienti che la porzione consigliata dell’alimento apporta alla dieta complessiva del consumatore. Le batterie si presentano pertanto vuote all’inizio della giornata e si riempiono man mano che l’utilizzatore della app inserisce le porzioni di alimenti e bevande che consuma nell’arco della giornata, con la possibilità di essere avvisato quando si stanno per raggiungere i limiti giornalieri per l’assunzione delle varie calorie e nutrienti di cui controllare i consumi come il sale, zuccheri, grassi.

Insomma un valido strumento per seguire una dieta sana, varia e avere un riscontro visivo immediato della bontà ( o meno!) delle proprie abitudini alimentari.

Cosa è il NutrInform battery

NutrInform Battery è la proposta italiana di etichettatura frontepacco, nata per aiutare i consumatori a compiere scelte informate e consapevoli a tavola. Si tratta della soluzione offerta all’Europa dal nostro Paese per l’armonizzazione delle etichette alimentari prevista dalla strategia Farm to Fork, volta a favorire diete sane nell’ambito di un sistema alimentare sostenibile. NutrInform Battery è uno schema che – sulla base di evidenze scientifiche – aiuta il consumatore a seguire una dieta sana ed equilibrata, senza escludere a priori alcun alimento, perché nessun cibo è dannoso se assunto nelle quantità opportune.

NutrInform Battery è la risposta italiana ai sistemi semaforici direttivi (come ad es. il Nutri-Score) che pretendono di classificare gli alimenti da buoni (bollino verde) a cattivi (bollino rosso) e senza fornire alcuna informazione utile su porzioni e frequenze di consumo consigliate. Se passasse il sistema Nutri-Score molte eccellenze alimentari europee, come ad esempio quelle che costituiscono la nostra dieta mediterranea, come l’olio extravergine d’oliva, potrebbero essere ingiustamente additate come «dannose» o «pericolose», perché giudicate da un algoritmo discutibile che non considera le porzioni consumate ma giudica gli alimenti solo su porzioni da 100g. I consumatori, condizionati dal colore rosso o verde, potrebbero compiere scelte inconsapevoli e disinformate rischiando di allontanarsi da un regime alimentare vario ed equilibrato.

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