La vendita diretta in forte crescita in Toscana. Nel post pandemia consumatori sempre più attenti a qualità e filiera corta

FIRENZE – Nel 2021 sono aumentate sia le aziende agricole interessate a entrare nel circuito della vendita diretta (+5%), che le richieste da parte dei consumatori che, nello specifico, hanno fatto incrementare del 40% il fatturato annuo delle botteghe.

La vendita diretta è sempre più un’opportunità per le imprese agricole della Toscana. E’ quanto è emerso nell’incontro tematico organizzato da Cia Toscana a Firenze, nell’ambito di Coltiva le Reti.

Acquistare prodotti di filiera corta, direttamente in azienda o nei mercati contadini – è stato evidenziato durante gli interventi, rafforza le economie locali, contribuisce a mantenere il territorio in buono stato di conservazione, fa riscoprire il gusto per il buon cibo, di stagione. Inoltre, queste attività mettono in luce il ruolo dell’imprenditore agricolo, e il valore della sua presenza nel territorio rurale.

“Sempre più necessario – secondo il presidente Cia Toscana Valentino Berni – aiutare aziende e cittadini a consolidare e far crescere quanto costruito con tanta fatica in questi ultimi anni non facili. Il valore dell’agroalimentare Made in Italy, forte anche di un rapporto autentico tra agricoltori e consumatori, si è affermato grazie anche alle botteghe la Spesa in Campagna-Cia e va capitalizzato”.

Il periodo della pandemia, in particolare il primo anno, ha contribuito ad avvicinare il cittadino- consumatore, all’azienda agricola, alla vendita diretta.

I prodotti agricoli sempre più a portata di mano dei consumatori, che oggi sono più attenti rispetto al passato a ciò che finisce sulla propria tavola. “Oggi il consumatore è mediamente informato su ciò che consuma, va alla ricerca di cibo buono e sano, di stagione e quindi, di filiera corta” aggiunge Berni.

Si è aperto un nuovo varco, insomma, nel rapporto tra agricoltori e cittadini che hanno scelto le botteghe agricole di prossimità come punti di riferimento, “unici” per vicinanza, ma anche ideali per sicurezza, cioè minor rischio assembramenti e contagio, e qualità delle materie prime, tornate una priorità nella cura fisica.

Il seminario fa parte dell’intervento realizzato con il cofinanziamento FEASR del Programma di Sviluppo Rurale 2014-2020 della Regione Toscana Sottomisura 1.2.

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