Pesca: nasce un Fondo per le emergenze con 300 milioni di euro. Lollobrigida, pieno sostegno al settore

Industrial fisheries of Orange roughy. Emptying a mesh full of Orange roughy into a trawler.

ROMA – “In questi mesi segnati da forti criticità per il comparto pesca e acquacoltura, dovute all’ampia diffusione del granchio blu, il Ministero ha dimostrato attenzione e sostegno costante alla filiera ittica, vero asset strategico della nostra Nazione.

Le risorse stanziate per il contrasto alla proliferazione ammontano, oggi, ad oltre 13 milioni di euro, come contributo alla cattura, allo smaltimento oltre che all’acquisto di attrezzature per difendere il novellame e gli allevamenti maggiormente colpiti.

Con la nuova legge di bilancio abbiamo previsto, inoltre, un ulteriore presidio per il settore primario, con l’istituzione di un Fondo da 300 milioni di euro per fronteggiare le emergenze anche nel settore ittico.

La grande novità consiste, però, nell’equiparazione dei pescatori a “coltivatori del mare”, estendendo l’applicazione del Fondo di solidarietà nazionale dal mondo agricolo a quello della pesca e dell’acquacoltura.

In particolare, questa novità ci consentirà di operare su aspetti fondamentali, con la possibilità di riconoscere al settore interventi compensativi contro la diffusione di specie aliene invasive, come il granchio blu, garantire l’accesso a finanziamenti agevolati e la proroga rate delle operazioni creditizie in corso.

Siamo determinati nel proseguire in questa direzione, con l’obiettivo di lavorare a fianco delle organizzazioni del settore e a difesa delle realtà produttive e di tutti i pescatori”. Così il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida.

Informazione pubblicitaria