Fieragricola promuove economia circolare e sostenibilità in zootecnia. L’allevamento del futuro, fra robotica e benessere animale

ROMA – Elemento insostituibile nel percorso verso l’economia circolare e la sostenibilità, la zootecnia – un comparto che in Italia vale, complessivamente e per la fase agricola, quasi 21 miliardi di euro ed è il serbatoio delle più importanti produzioni Dop e Igp, dal Grana Padano al Parmigiano Reggiano, dalla Mozzarella di Bufala Campana ai Prosciutti di Parma e San Daniele – è uno dei pilastri di Fieragricola 2024, con tre padiglioni dedicati all’interno del quartiere fieristico.

Benessere animale, riduzione del farmaco in ottemperanza al nuovo approccio «One Health» e alla riduzione dell’antimicrobico resistenza, miglioramento della genetica animale e dei formulati alimentari per contenere le emissioni in atmosfera, automazione dei processi produttivi (dai robot di mungitura ai robot spingi-foraggio, all’alimentazione robotizzata gestita autonomamente), lo scopo degli allevatori è quello di fronteggiare la carenza di manodopera qualificata, ottenere dati e informazioni per intervenire tempestivamente sulla salute e il benessere animale, migliorare la qualità e la quantità delle produzioni, senza dimenticare gli aspetti legati alla multifunzionalità, grazie alla valorizzazione dei reflui zootecnici attraverso impianti per la produzione di biogas e biometano.

Tre padiglioni per la zootecnia del futuro. Nel nuovo layout espositivo di Fieragricola, il padiglione 9 ospiterà gli espositori dei settori nutrizione, salute e benessere animale, attrezzature zootecniche per l’allevamento bovino e avicolo. Nel padiglione 10 saranno organizzate le mostre zootecniche, i concorsi animali, la genetica animale.

In particolare, Fieragricola 2024 sarà il teatro della Mostra nazionale dei bovini di razza Bruna italiana e del Concorso Original Braunvieh (Bruna Alpina Originale), mentre sul fronte della Frisona il ring del padiglione 10 ospiterà il Dairy Show – European Holstein Open Show aperto alle razze Holstein, Red Holstein e Jersey. Gli animali iscritti sono, per i due grandi eventi, quasi 400 ed entrambe le mostre, particolarmente sentite dal sistema allevatoriale, saranno l’occasione per valutare il percorso di crescita della genetica, della genomica, della funzionalità delle bovine, della longevità e della produttività.

Il palinsesto zootecnico previsto si arricchirà della rassegna delle specie e razze allevate in Italia a cura dell’Associazione italiana allevatori, storico partner di Fieragricola, che coinvolgerà gli studenti degli istituti agrari d’Italia per le gare di morfologia e la competizione nel ring, al termine delle quali sarà assegnato lo scettro alla classe prima classificata e che avrà saputo meglio assimilare le nozioni per la corretta valutazione delle bovine da latte.

Per completare il layout all’interno del quartiere fieristico, l’area zootecnica potrà contare anche sul padiglione 12, destinato all’esposizione delle attrezzature zootecniche per l’allevamento suino e bovino e alle agro-bioenergie (biogas e biometano).

Biogas e biometano, risorse per la zootecnia. Nell’ambito della transizione ecologica e dell’economia circolare, biogas e biometano rappresentano due opportunità particolarmente interessanti. In Europa, secondo il Report 2023 di Eba (European biogas association) i gas rinnovabili ammontano a 21 miliardi di metri cubi, pari al 6% del consumo di gas naturale dell’Ue. In espansione, a livello comunitario, la produzione di biometano, cresciuta da 3,5 miliardi di metri cubi a 4,2 miliardi di metri cubi nel corso del 2022 (+20% in più rispetto alle rilevazioni precedenti).

Anche in Italia, dichiara il presidente del Cib-Consorzio italiano biogas, Piero Gattoni, «lo sviluppo del biogas agricolo ha rappresentato e rappresenta tuttora per gli agricoltori un ottimo strumento di integrazione del reddito e con il tempo è diventato anche un laboratorio interessante per la sperimentazione di nuove tecniche agricole, tutela del suolo, grazie all’utilizzo del digestato e dell’ambiente».

Quanto al biometano, specifica Gattoni, «il Pnrr ha dato il via a una nuova stagione di sviluppo del biometano nel nostro Paese, dando l’opportunità alle aziende agricole di aprirsi a nuovi e diversi mercati. Quest’anno sono partiti i bandi per accedere agli incentivi previsti con il Piano. I risultati fin qui ottenuti vedono l’ammissione di 86 progettualità legate allo sviluppo del biometano. Il vero banco di prova si avrà con il terzo bando partito a fine dicembre e con l’attuazione della norma del DL Asset che ha adeguato gli incentivi biometano all’inflazione. Al contempo è necessario garantire un percorso di continuità produttiva alle iniziative che non saranno in grado di riconvertire la produzione a biometano
e tutelare la produzione elettrica da biogas».

Il nuovo Piano nazionale integrato energia e clima (Pniec) indica che l’Italia deve raggiungere una produzione di 6 miliardi di metri cubi di biometano al 2030 ma, in linea con il lavoro avviato con il Pnrr e seguendo le finalità espresse dal REPowerEu, le potenzialità del settore nel nostro Paese potrebbero essere maggiori, con un potenziale di sviluppo del biometano anche di 8 miliardi di metri cubi al 2030, a cui affiancare un potenziale di prosecuzione della produzione elettrica da biogas pari a 3.200 GWh/anno, secondo lo scenario elaborato dal Cib.

I convegni

La zootecnia è al centro dei convegni della 116ª edizione di Fieragricola (sul sito della manifestazione il programma completo). Mercoledì 31 gennaio, alle ore 12 (Forum Zootecnia, padiglione 9), Fieragricola in collaborazione con Edagricole affronterà il tema dei «Nuovi indici genetici per una zootecnia sempre più performante e sostenibile». Con Ruminantia (Forum Zootecnia, padiglione 9, ore 14), le opportunità legate alla sfera organic, con il convegno «Il futuro della zootecnia italiana può essere il biologico: l’alternativa sostenibile per l’allevamento bovino». Alle ore 15 (Forum Agroenergie&Suinicoltura, padiglione 12), il Cib-Consorzio italiano biogas tratterà il tema «Biogas e biometano per le aziende agricole: quali prospettive». Il giorno seguente alle ore 11, sempre nell’area Forum Agroenergie&Suinicoltura, il Cib approfondirà la tematica del «Digestato agricolo, un fertilizzante organico da conoscere».

Attenzione anche agli aspetti di biosicurezza e salute animale. Fieragricola, in collaborazione con Unaitalia, parlerà di «Contrasto all’influenza aviaria: biosicurezze e vaccinazione?», evento in programma giovedì 1 febbraio alle ore 10 (Forum Zootecnia, padiglione 9), per cercare di are il punto su uno degli elementi di fragilità della filiera avicola, settore strategico della zootecnia, particolarmente radicato in Italia e nel Veneto (il comparto pollame e uova vale, rispettivamente, 3,85 e 1,85 miliardi di euro a livello nazionale). Riflettori puntati sulla zootecnia di precisione, frontiera utilissima anche per
migliorare la redditività, con il convegno organizzato da Edagricole sul tema «Si Alleva e Stalla 4.0, strumenti avanzati per la gestione dell’allevamento», in programma giovedì 1 febbraio alle ore 12 (Forum Zootecnia, padiglione 9).

Venerdì 2 febbraio (ore 13, Sala Rossini, 1° piano Galleria pad. 6/7), Clal, portale di riferimento per il settore lattiero caseario, di fronte ai protagonisti dell’intera catena di approvvigionamento – dagli allevatori alla distribuzione – proporrà un cambio di paradigma nei rapporti, affrontando l’argomento «Latte: da filiera a organismo, una identità che raggiunga il consumatore».

Nell’ambito del tema portante della 116ª edizione di Fieragricola, nell’Arena del padiglione 8 (ore 10:30), venerdì 2 febbraio si parlerà di «Acqua, agronomia, allevamento animale, scenari di adattamento al cambiamento climatico».

Sugli scudi anche la suinicoltura, al Forum Agroenergie&Suinicoltura nel padiglione 12. Fra gli approfondimenti, il «Pork Summit» di giovedì 1 febbraio (Sala Rossini, ore 14:30), organizzato da Fieragricola in collaborazione con Edagricole. Venerdì 2 febbraio alle ore 10 il convegno di 3Tre3 in collaborazione con Assosuini: «Dove sta andando la suinicoltura», alla luce del calo della macellazione che nel 2023 hanno segnato una contrazione dell’8,8% in Europa e del 4,3% in Italia. Alle ore 14, Anas illustrerà «Le innovazioni dei progetti Suis e Suis/2 per la sostenibilità economica ed etica dell’allevamento dei suini delle razze autoctone».

Il premio «Allevatore dell’anno». Sabato 3 febbraio alle ore 12 (Fieragricola Arena, Padiglione 8), Edagricole – New Business Media consegnerà il premio «Allevatore dell’anno 2023», nella categoria bovine da latte, bovini da carne e suini.

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