Contrattazione. Fai, Flai e Uila approvano linee di indirizzo per settore agroalimentare

ROMA – Sono oltre 200 i delegati, presenti a Roma, e molti altri in collegamento, per gli Attivi unitari di Fai Cisl, Flai Cgil e Uila Uil, che hanno condiviso le “Linee di indirizzo per la diffusione e lo sviluppo della contrattazione di secondo livello nel settore alimentare 2023-2025”, che costituiscono la base sulla quale elaborare le piattaforme per i rinnovi dei contratti aziendali. I lavori, presieduti dal segretario generale della Fai Cisl Onofrio Rota, sono stati aperti dalla relazione di Giovanni Mininni, segretario generale della Flai Cgil e, dopo gli interventi dei delegati, le conclusioni sono state svolte da Stefano Mantegazza, segretario generale Uila Uil.

Nel documento approvato si evidenziano le buone performance del settore alimentare che, grazie anche al contributo delle lavoratrici e dei lavoratori, ha saputo reggere meglio di altri settori alle conseguenze della pandemia, acuite poi dalla guerra tutt’ora in corso in Ucraina. Fai, Flai e Uila, nella prossima tornata contrattuale, intendono sviluppare la contrattazione in termini ancora più inclusivi e partecipativi, puntando su una “partecipazione attiva” che miri non solo ad affrontare le situazioni di crisi, ma soprattutto ad incrementare i livelli di coinvolgimento sulle linee strategiche delle imprese rispetto ai temi della crescita, dello sviluppo e della sostenibilità economica, sociale e ambientale.

Centrali, poi, i temi della digitalizzazione e dell’introduzione delle nuove tecnologie correlate a Impresa 4.0, che richiedono un costante aggiornamento delle competenze delle lavoratrici e dei lavoratori. Per questo Fai, Flai e Uila ritengono urgente avviare un piano di formazione trasversale e potenziare la formazione specialistica.

Nelle linee di indirizzo Fai, Flai e Uila sottolineano con forza il contrasto verso qualsiasi forma di precarietà del lavoro, anche avviando l’internalizzazione delle attività e delle figure professionali attualmente coinvolte negli appalti, e viene ribadita la necessità di promuovere un lavoro di qualità, dignitoso e stabile. Particolare attenzione è, altresì, dedicata alle pari opportunità nelle assunzioni, nella carriera, nell’accesso alla formazione, nelle politiche retributive a parità di prestazione e competenze, al contrasto alla violenza e molestie nei luoghi di lavoro.

Altro tema sempre più centrale è quello del lavoro agile, rispetto al quale Fai-Flai-Uila intendono, nei prossimi anni, costruire norme sempre più specifiche che consentano nelle diverse aziende di usufruire di questa modalità di lavoro in un quadro di regole chiaro e condiviso, ricercando elementi di inclusività e salvaguardando sempre la volontarietà dell’adesione della lavoratrice e del lavoratore. Grande importanza viene poi data al benessere organizzativo e alla conciliazione vita-lavoro con la convinzione che occorra rivolgere un’attenzione specifica ai diversi bisogni delle lavoratrici e dei lavoratori (dalla genitorialità condivisa alla cura per i figli, fino ad arrivare al sostegno ai genitori anziani) incrementando le tutele contrattuali legate alla cura della persona.

Fai, Flai e Uila, inoltre, hanno rimarcato la necessità di orientare le richieste economiche alle diverse situazioni delle singole aziende puntando, in ogni caso, ad incrementare il premio per obiettivi e tenendo anche conto del principio della redistribuzione della ricchezza prodotta.

In tema di welfare contrattuale, partendo dall’analisi dei bisogni e da una verifica su quanto avvenuto nell’ultimo quadriennio, le linee di indirizzo sottolineano che l’individuazione di tutte le diverse forme di prestazioni e servizi, le modalità e gli strumenti, dovranno essere oggetto di confronto e condivisione con le rappresentanze sindacali, aziendali e territoriali e, in tal senso, occorre affermare il ruolo della contrattazione collettiva orientando le prestazioni e i servizi offerti alle persone verso un welfare complementare aquello statale, di carattere solidale, sociale e inclusivo.

Fai, Flai e Uila avvieranno, attraverso il coinvolgimento delle lavoratrici, dei lavoratori e delle RSU, un percorso unitario per giungere alla definizione di piattaforme adeguate alla specifica situazione delle singole aziende e dei diversi comparti.

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